A 25 anni dalla morte dell’artista si apre a Trieste dal 26 giugno al 22 agosto 2021 la mostra multimediale di pittura, luce, musica e percezione olfattiva, intitolata Leonor Fini. Memorie triestine. In mostra sono presenti disegni, dipinti, acquerelli, incisioni di [glossary slug=’leonor-fini’/], porcellane decorate e bozzetti per le stesse, documenti, libri, affiche, lettere, foto, video interviste, abiti appartenuti all’artista e un approfondimento sul piano letterario e grafologico della sua personalità. Inoltre è presente un rarissimo libro un Carnet des chats edito nel 1972 dalla Galleria Lambert Monet di Ginevra e contenente 49 riproduzioni di straordinari disegni realizzati con pennarelli colorati, in cui la Fini reinterpreta in chiave favolistica la figura del gatto. Lungo il percorso espositivo sono messi in dialogo anche tre dipinti molto importanti: uno della Fini,uno di Nathan e uno di Dorfles, a testimoniare simbolicamente la loro affinità elettiva, la pittura introspettiva e visionaria che li accomunava e la loro grande amicizia.
Di grande interesse anche la sezione che comprende una ventina di rare porcellane e terraglie forti e bozzetti con motivo di figure femminili mascherate e maschere carnevalesche policrome. A completare il percorso ci saranno anche un video con le interviste inedite della curatrice a parenti e amici triestini della Fini, tra cui Gillo Dorfles e Daisy Nathan, sorella del pittore, e un video con l’ultima intervista in italiano alla celebre pittrice.
Le opere esposte sono quasi tutti lavori donati dalla pittrice agli amici e ai parenti triestini più cari e perciò si tratta di lavori particolarmente significativi e in gran parte inediti.
La mostra si situa in un ciclo di manifestazioni, ideato e curato da Accerboni e dedicato a personaggi internazionali della cultura triestina del ‘900, iniziato con la mostra Arturo Nathan. Silenzio e luce, concepita per celebrare il pittore anglo-indo-triestino, grande amico di Leonor e di Dorfles, e proseguito con l’Incontro multimediale con Umberto Saba per ricordare il centenario dell’inizio dell’attività a Trieste della libreria di uno dei maggiori poeti italiani del ‘900, e con la mostra Il segno rivelatore di Gillo, dedicata al grande critico e pittore triestino. Il percorso prosegue ora a Trieste con la mostra sulla Fini, che poi si trasferirà a Parigi, per testimoniare anche il particolare milieu culturale d’avanguardia e cosmopolita della Trieste del primo Novecento e tra le due guerre. Nathan, Saba, Dorfles e la Fini sono infatti delle personalità che negli anni Venti e Trenta si conobbero e si frequentarono a Trieste assieme a Bobi Bazlen, Leo Castelli e Italo Svevo, prima di decollare verso l’internazionalità.
Tutte le manifestazioni del ciclo presentano un’impronta multimediale, proponendo a ogni inaugurazione una diversa performance di luce e musica, creata da Accerboni site specific per ogni sede.
————————————–
LEONOR FINI. MEMORIE TRIESTINE
Una mostra multimediale di pittura, luce, musica e percezione olfattiva,
che indaga per la prima volta sulla personalità e l’arte della grande pittrice attraverso la sua fondamentale formazione giovanile a Trieste
Polo museale del Magazzino 26 • Porto Vecchio di Trieste
26 giugno • 22 agosto 2021
mostra promossa da
Associazione Foemina APS • Trieste
in coorganizzazione con
Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste
ideazione, allestimento e curatela
arch. Marianna Accerboni
inaugurazione
sabato 26 giugno ore 21
34135 Trieste TS, Italia
Magazzino 26, 34135 Trieste TS, Italia