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Brescia Photo Festival 2019

Dietro l'obiettivo_dalla collezione di Donata Pizzi, courtesy of Elisabetta Catalano, Giosetta Fioroni fotografa Talitha Getty nel suo studio, Roma, 1967_Brescia Photo FestivalSi terrà dal 2 al 5 maggio 2019 il Brescia Photo Festival, rassegna internazionale di fotografica promossa dal Comune di Brescia. Per quattro giorni la fotografia sarà a Brescia e nel suo territorio con 19 mostre e progetti espositivi (che proseguiranno fino all’estate), eventi musicali e rassegne cinematografiche, workshop e talk con grandi firme della fotografia. La manifestazione coinvolgerà spazi espositivi storici come il Museo Santa Giulia, la Pinacoteca Tosio Martinengo e Palazzo Minengo Colleoni, ma anche le stazioni della metropolitana, le piazze della città, le biblioteche, le librerie e le gallerie private. Tema di questa terza edizione sarà l’universo femminile: dal nudo affrontato da grandi artisti che hanno fatto la storia della fotografia dall’800 ad oggi a tematiche sociali connesse al ruolo della donna nella società e nel mondo del lavoro.

Da Man Ray a Vanessa Beecroft – Donne davanti l’obiettivo, a cura di Mario Trevisan, è una delle mostre che esplorerà l’universo femminile. La mostra, una produzione inedita per il festival, allestita al Museo di Santa Giulia dal 2 maggio all’8 settembre, racconta il nudo femminile con 110 straordinari scatti di artisti di fama internazionale dagli albori della fotografia a oggi, passando dagli anni ’20 e dalla Parigi del periodo surrealista all’America Latina degli inizi del ‘900, non dimenticando il Giappone e la sua cultura.
Fotografie che devono rappresentare il nudo femminile e non una donna nuda, facendo attenzione al filo sottile che separa questo genere di immagini da quello “glamour” o “erotico”, di autori che col nudo hanno svolto una ricerca, gli hanno dedicato tempo e spazio nella loro produzione e non quelli che, a volte per puro sfizio o saltuariamente, ne hanno incrociato il cammino. Nomi come Marina Abramovic, Vanessa Beecroft, Bill Brandt, Lucien Clergue, Edward Sheriff Curtis, Andreas Feininger, André Kertész, David LaChapelle, Robert Mapplethorpe, Helmut Newton, Joyce Tenneson, Edward Weston, Francesca Woodman, ci raccontano non solo l’evoluzione dell’immagine legata al mondo femminile ma soprattutto il loro modo di interpretarlo.

Giovedì 2 maggio la rassegna inaugura, sempre al Museo di Santa Giulia,  una prima per il nostro Paese, la mostra Mihaela Noroc. The Atlas of Beauty, a cura di Roberta D’Adda e Katharina Mouratidi. 
La fotografa romena – che dal 2013 viaggia in tutti gli angoli del pianeta per catturare, con i suoi scatti, la varietà del nostro mondo, attraverso ritratti di donne – espone a Brescia 44 opere. Il suo Atlante della bellezza è un progetto aperto che, a oggi, conta oltre 2.000 ritratti da più di 50 paesi e che, attraverso volti e storie, testimonia come la bellezza non abbia etnia né confini geografici ridefinendo il concetto di bellezza multiculturale.Nei suoi viaggi si rende conto che le donne del nostro pianeta meritano più attenzione e che la bellezza autentica è molto più di quella che si ritrova celebrata nei media. «La società – scrive Noroc – esercita molte imposizioni in merito all’aspetto e al comportamento delle donne: in alcuni ambienti devono essere modeste e coprirsi il più possibile, in altri, al contrario, devono apparire attraenti. Ma ogni donna dovrebbe essere libera di decidere come presentarsi, libera di esplorare ed esprimere la sua particolare bellezza».

Programma Brescia Photo Festival 2019

 

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