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Giorno della Memoria: Franca Pisani dona dittico all’Università di Padova

FRANCA PISANI QUADRO BIn occasione della Giornata della Memoria, questa mattina nell’Aula Magna “Galileo Galilei” di Palazzo Bo, a Padova, l’artista toscana Franca Pisani – che mantiene da sempre un forte legame con la sacralità del ricordo – ha svelato Shoah, memoria collettiva, l’opera d’arte realizzata per l’occasione e donata all’Università di Padova, alla presenza del Magnifico Rettore, Rosario Rizzuto. Su richiesta dell’ateneo patavino, sul tema della Shoah Franca Pisani ha realizzato un dittico – due quadri di dimensioni 150 x 100 centimetri ciascuno – dipinto su tela di Lione con ossidi e lacca secondo antiche tecniche. Non solo: Franca Pisani ha deciso di inserire un messaggio in più lingue (ebraico, italiano e inglese) nel suo dittico – la frase “Shoah, memoria collettiva” – per ribadire la forza del ricordo.

«Con l’intento di omogenizzare il racconto sospeso tra arte e pensiero – dice Franca Pisani – ho deciso di utilizzare una tecnica antica, ovvero quella dipingere su seta di Lione, fluttuante e trasparente oltre che raffinata, che evoca nel mio lavoro, vaghe visioni archeologiche dell’umanità. Inoltre inserirò nei dipinti la frase ‘Shoah, memoria collettiva’ scritta in italiano, in inglese e, naturalmente, in ebraico. In pratica – conclude l’artista – il mio è un percorso in onore di chi e di cosa è stato brutalmente distrutto, cancellato. Di fronte a ciò noi possiamo solo fare appello alla memoria, che trasforma quanto perduto in omaggio, in indagine della tradizione, e educa le generazioni. Sarà un viaggio emozionale».

Prossimamente l’opera di Franca Pisani troverà definitiva collocazione nell’auditorium dell’orto botanico dell’Università di Padova.

Da segnalare che al centro culturale Altinate San Gaetano, nell’ex-cortile oggi coperto e diventato agorà per mostre ed eventi, durante il prossimo mese di ottobre si inaugurerà un’esposizione temporanea di opere e istallazioni di Franca Pisani che, insieme a una mostra didattica di corredo, sarà dedicata al ricordo della “rosa bianca”, il gruppo di studenti cristiani che si oppose in modo non violento al regime della Germania nazista.

Cenni biografici

Franca Pisani nasce a Grosseto nel 1956 da una famiglia di artiste: la nonna Margherita era disegnatrice di ricami per la regina Elena nella tenuta di San Rossore, in Toscana, mentre la mamma Lia è tuttora pittrice.
A nove anni frequenta lo studio dello scultore e pittore Alessio Sozzi. Dopo la maturità artistica si trasferisce a Bologna per approfondire gli studi d’arte alla facoltà di lettere D.A.M.S., diretta da Umberto Eco. Conosce e frequenta Ketty La Rocca, artista inserita nel panorama delle avanguardie artistiche internazionali, che la mette in contatto con Eugenio Miccini, fondatore del Movimento “Poesia Visiva”. Questi porta nei musei e nelle università di tutto il mondo la creazione di Franca Pisani del 1976 Album Operozio.
Nel 1977 è invitata all’inaugurazione del Centre Pompidou dal direttore Pontus Hulten, all’interno del programma su larga scala di scambio artistico culturale, come esporre negli spazi del museo il Salotto di Geltrude Stein, film, poster, performance e Poesia Visiva cioè Album Operozio.
Da quel momento prenderà il via un lungo percorso di esposizioni, tuttora in continua evoluzione, sulla spinta dell’urgenza di sperimentare il suo coerente indirizzo concettuale.
Franca Pisani così espone nel Museo Marino Marini (2008), due volte alla Biennale di Venezia (2009 e 2011), nel Museo Hamburger Bahnhof di Berlino (2013), nella mostra “Dietrofront” alle Reali Poste degli Uffizi (2014), nella mostra “Archeofuturo” nel Museo d’Arte Contemporanea di Palazzo Collicola a Spoleto (2014), partecipa a “Settantotto Ritratti” in pergamena per il libro donnArchitettura (2014), dona il proprio Autoritratto alla Galleria degli Uffizi che entra a far parte della relativa, unica collezione (2015), partecipa all’Expo Milano nel padiglione della Toscana e nel padiglione del Principato di Monaco (2015), espone alla mostra “Desdemona” nel Palazzo di Giustizia di Firenze (2015).
Nel 2016 espone nello spazio culturale Marzia Spatafora di Brescia con la mostra “P.I.S.A.N.I.” e, nello stesso anno, decide di trasferirsi e di lavorare a Pietrasanta, in Versilia.
Nel 2017 espone alla Mostra dell’Istituto Italiano di Cultura a Vienna, alla personale nella Palazzina storica di Peschiera del Garda e partecipa per la terza volta alla Biennale d’arte di Venezia nella mostra “Viva Arte Viva” nel Padiglione della Repubblica di Siria, nella mostra-omaggio a Palmira; quindi il 5 agosto apre a Pietrasanta il suo Studio d’artista e alla fine di settembre inaugura la sua prima personale al MACRO Testaccio di Roma, dal titolo “Codice archeologico – Il recupero della bellezza”.

 

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