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Trieste XVIII mostra “Premio alla Bontà”


Ha preso il via sabato 4 novembre 2017 alle ore 18 alla Sala del Giubileo (riva 3 novembre 9) la XVIII edizione della mostra d’arte intitolata La bellezza per la bontà, l’arte aiuta la vita, organizzata a favore del Premio alla Bontà Hazel Marie Cole Onlus, istituito da Aldo e Donatella Pianciamore, e curata dall’architetto Marianna Accerboni, che introdurrà l’esposizione. Alla rassegna, visitabile fino al 16 novembre e accompagnata da un esaustivo catalogo, prendono parte 25 artisti tra pittori triestini, di altre città italiane e stranieri. Dal 18 al 27 novembre la mostra sarà visitabile al Castello di Duino.

Bontà e bellezza – scrive Accerboni – s’intrecciano in questa iniziativa, che premia la generosità e l’altruismo nel ricordo di Hazel Marie Cole, straordinaria figura di mecenate inglese, la quale fece di tali doti il proprio stile di vita. Al di là del precipuo fine benefico, la rassegna, giunta quest’anno alla diciassettesima edizione, ha il pregio di riassumere attraverso le opere di 25 artisti, realizzate secondo tecniche diverse – dalla pittura a olio su tela o faesite, all’acrilico, alla tecnica mista, alla tempera su tavola, faesite, carta e tela; al collage, al gesso, all’acquarello, al pennarello, al pastello su carta; agli acrilici su tela, al disegno a matita – un panorama attraente e variegato del lessico artistico contemporaneo a Trieste, in Italia e all’estero. Inoltre, come in molte delle scorse edizioni, l’esposizione delle opere avrà luogo nelle prestigiose sedi della Sala del Giubileo e del Castello di Duino.
Gli artisti presenti seguono per la maggior parte due percorsi creativi: i più sono orientati a un’interpretazione della realtà arricchita sovente da suggestioni oniriche, fantastiche, simboliche, metafisiche e surreali, altri seguono invece il filone narrativo, legato alla figurazione tradizionale. Al primo gruppo appartengono la coraggiosa, multiforme e variegata ricerca d’avanguardia di Erika Stocker Micheli, pittrice austriaca che vive e opera da molto tempo a Trieste, fungendo da raccordo con la migliore cultura artistica contemporanea del suo paese. Del filone dei sognatori fanno parte pure la pittura delicata, lirica e luminosa di Giulia Noliani Pacor e il ricco immaginario di Fulvio Dot che, nell’opera esposta, propone simbolicamente, con tratto elegante, una Venezia ferita. Visione architettonica, cui si può accostare la complessa e interessante sintesi urbana dipinta da Tullio Clamar.
Alla figurazione fantastica e onirica fanno capo anche il pittore ucraino Svyatoslav Ryabkin, che raffigura e interpreta con morbida tenerezza secondo un linguaggio espressionista figurativo, un dolce mondo di favola popolato di animali ed esseri umani. Il viaggio nella poetica espressionista prosegue con la francese Valérie Brégaint, che con sensibilità concettuale dipinge elementi simbolici e allusivi all’immagine, come fossero sogni leggeri, sospesi tra gestualità, segno, materia e un delicato cromatismo. Vi si possono accostare il raffinato e luminoso gesto espressionista astratto della friulana Paola Martinella e la complessa energia gestuale e cromatica che promana dalle opere informali di Elvio Zorzenon: una forza che, traslata nell’espressionismo figurativo, ritroviamo nei potenti fiori di Annamaria Ducaton.
Al filone espressionista figurativo fanno riferimento pure l’intensa ricerca cromatica e luministica di Nora Carella, presente con un interessante paesaggio intriso di luce, e quella di Elsa Delise, espressionista di grande qualità, che partecipa con un dipinto di poetica suggestione in bilico tra razionalismo e cubismo. Di forte impatto emozionale e appartenente sempre al filone dell’espressionismo figurativo – questa volta virato verso l’opzione organica – è l’opera della pittrice Diana Bosnjak che, nata a Sarajevo e laureata in architettura a Zagabria, è pure una valente scrittrice. Il pittore fiammingo François Piers testimonia invece con grande sensibilità e talento la luce del Mare del Nord, impreziosita dalla presenza festante di un gruppo di bambini, espressa con rara abilità attraverso l’acquerello, tecnica pittorica tra le più difficili.
Il taglio narrativo è abbracciato dalla monfalconese Carla Fiocchi, che racconta con un taglio d’inclinazione lievemente neoromantica la sottile magia di un castello nel sole, mentre Gianna Lampe interpreta con un’inclinazione simile, il proprio racconto dedicato al mare. L’essenza del paesaggio è abilmente resa attraverso modulazioni sintoniche, accomunate da un luminoso linguaggio espressionista, dal pittore istriano Livio Zoppolato, dall’artista di origine cividalese Claudia Raza, dalla milanese Alda Baglioni e dalla pittrice triestina Marta Potenzieri Reale: un concetto di narrazione che sfuma nell’infinito nell’opera di Roberto Micol. Secondo l’indirizzo figurativo si esprime pure Holly Furlanis, deliziosa autrice di una pittura di taglio decorativo dal delicato e divertito colorismo. Il rapporto di un artista con la narrazione scenica è invece espresso in modo divertito e originale da Ferruccio Bernini anche attraverso dettagli figurativi che rincontriamo nell’opera di Renata Di Palma.
Last but not least, ecco l’icona contemporanea della pittrice triestina Carolina Franza, formatasi a Firenze alla scuola di Luisa del Campana e con Tommaso Palamidessi e Alessandro Benassai. Un’artista che sa introdurre con grande personalità nell’antico mondo dell’icona il concetto del contemporaneo, senza tuttavia tralasciare la tradizionale tecnica antica.
Unico scultore presente è il siciliano Angelo Salemi che – conclude Accerboni -, formatosi direttamente nelle botteghe, getta con la sua arte metaforica, un ponte tra presente e futuro.

Espongono Alda Baglioni, Ferruccio Bernini, Diana Bosnjak, Valérie Brégaint, Nora Carella, Tullio Clamar, Elsa Delise, Renata Di Palma, Fulvio Dot, Annamaria Ducaton, Carla Fiocchi, Carolina Franza, Holly Furlanis, Giovanna Lampe, Paola Martinella, Roberto Micol, Giulia Noliani, François Piers, Marta Potenzieri, Claudia Raza, Svyatoslav Ryabkin, Angelo Salemi, Erika Stocker, Livio Zoppolato, Elvio Zorzenon.

DOVE / QUANDO / ORARIO:
Sala del Giubileo a Trieste (Riva 3 Novembre, 9): 4 – 16 novembre 2017 / orario tutti i giorni ore 11 – 13 / 17 – 19
Castello di Duino (Trieste): 18 – 27 novembre 2017 / orario di apertura del Castello
CATALOGO: sì
A CURA DI: Marianna Accerboni

 

 

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