Franca Pisani sarà presente alla 57a Biennale di Venezia nel padiglione della Siria dal 13 maggio fino al 26 novembre 2017. Insieme ad altri sette artisti esporrà nella mostra intitolata Everybody admires Palmyra’s greatness, curata del direttore del Museo di Damasco Emad Kashout. L’esposizione è dedicata a Palmira uno sei siti archeologici più famosi del Medio Oriente, dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Il tema è quello dell’evoluzione e il confronto di artisti siriani e internazionali: la diversità per scoprire che l’arte è oltre le barriere e le frontiere. Palmira è il simbolo di tutto ciò. La città antica, chiamata un tempo, Sposa del Deserto, è testimonianza della storia dell’uomo ed è un dovere preservarne la memoria archeologica per le generazioni future in un momento così drammatico di devastazione del suo patrimonio artistico.
L’artista porterà in Laguna quattro opere di recente realizzazione: la doppia versione de L’albero di pietra; un’opera dal titolo Tadmor in pergamena di grandi dimensioni; Archeosegno, scultura in marmo statuario proveniente dalla cava del Monte Altissimo, sulle Alpi Apuane, scoperta da Michelangelo nel 1517.
CENNI BIOGRAFICI
Franca Pisani nasce a Grosseto nel 1956 da una famiglia di artiste. A nove anni frequenta lo studio dello scultore e pittore Alessio Sozzi. Dopo la maturità artistica si trasferisce a Bologna per approfondire gli studi d’arte alla facoltà di lettere D.A.M.S., diretta da Umberto Eco. Conosce e frequenta Ketty La Rocca, artista inserita nel
panorama delle avanguardie artistiche internazionali, che la mette in contatto con Eugenio Miccini, fondatore del Movimento “Poesia Visiva”. Questi porta nei musei e nelle università di tutto il mondo la creazione di Franca Pisani del 1976 Album Operozio. Nel 1977 viene invitata all’inaugurazione del Centre Pompidou dal direttore Pontus Hulten, all’interno del programma su larga scala di scambio artistico culturale, come esporre negli spazi del museo il Salotto di Geltrude Stein, film, poster, performance e Poesia Visiva cioè Album Operozio. Da quel momento prenderà il via un lungo percorso di esposizioni, tuttora in continua evoluzione, sulla spinta dell’urgenza di sperimentare il suo coerente indirizzo concettuale. Franca Pisani così espone nel Museo Marino Marini (2008), due volte alla Biennale di Venezia (2009 e 2011), nel Museo Hamburger Bahnhof di Berlino (2013), nella mostra
“Dietrofront” alle Reali Poste degli Uffizi (2014), nella mostra “Archeofuturo” nel Museo d’Arte Contemporanea di Palazzo Collicola a Spoleto (2014), partecipa a “Settantotto Ritratti” in pergamena per il libro donnArchitettura (2014), dona il proprio Autoritratto alla Galleria degli Uffizi che entra a far parte della relativa, unica collezione (2015), espone all’Expo Milano nel padiglione della Toscana e nel padiglione del Principato di Monaco
(2015), espone alla mostra “Desdemona” nel Palazzo di Giustizia di Firenze (2015) e alla Mostra dell’Istituto Italiano di Cultura a Vienna (2017). Da un anno vive e lavora a Pietrasanta
DOVE: ex-cinema Cinema Chiesa del Redentore, sull’Isola della Giudecca (VE)
QUANDO: dal martedì alla domenica, dalle ore 11 alle ore 17; chiusa di lunedì (eccetto
il 15 di maggio, il 14 di agosto, il 4 settembre, il 30 ottobre e il 20 novembre)
Le preview sono previste il 10, l’11 e il 12 maggio dalle ore 11 alle ore 17.
Il vernissage del Padiglione è in programma venerdì 12 maggio 2017 alle ore 18.30.
Altre informazioni agli indirizzi web: www.francapisani.com, www.marziaspatafora.it e
www.labiennale.org.
Venezia, Italia