I dati finali delle elezioni comunali 2013 presenti nel sito del Ministero dell’Interno mostrano che hanno votato il 62,41% degli aventi diritto rispetto le precedenti comunali cui l’affluenza alle urne era stata del 77,16% degli elettori. A Roma il calo è stato il più significativo, con una percentuale del 52,8% . In pratica un romano su due non si è recato a votare. La zona più delusa dalla politica dei partiti è stata Roma Nord tendenzialmente con un elettorato di centrodestra. Gianni Alemanno (Pdl) parlando dal suo Comitato elettorale, mentre erano già chiari i risultati, ha detto”Per me la partita è aperta: bisogna combattere fino alla fine per il bene di Roma”, poi ha aggiunto “Dobbiamo portare al voto metà dei romani, bisogna capire il perché dell’astensionismo soprattutto dei giovani” infine ha concluso “Credo che il dato evidente più importante è che comunque arriviamo al ballottaggio”.
Ignazio Marino (Pd) che si è imposto nel primo turno con il 42,60% su Gianni Alemanno, 30,28% dei voti, ha affermato ‘C’è’ desiderio di cambiare in questa città’. Questo emerge. E’ ciò’ che ho sentito in queste settimane tra i giovani, tra chi non ha casa e chi non ha lavoro”. Secondo il candidato sindaco di centrosinistra c’è bisogno di una rinascita che potrebbe anche coinvolgere il M5s, risultato il maggiore sconfitto delle elezioni romane. Il candidato Marcello De Vito del M5s ha infatti raggiunto a mala pena il 12,43% dei voti, confermando il deludente risultato del movimento di Grillo in queste elezioni.
A livello nazionale al momento il centrosinistra è in maggioranza in 16 città e, salvo un eventuale spostamento di voto dovuto agli indecisi (vedi precedenti elezioni romane) si profila una sconfitta ai ballottaggi in molti comuni per la coalizione di centrodestra.
Elezioni Comunali 2013 – Dati finali del Ministero dell’Interno