E’ stata inaugurata venerdì 8 marzo 2013 all’Atelier WorkingART di Trieste, la mostra Donna dell’artista fotografo Armando Casalino, introdotta dall’architetto Marianna Accerboni. La rassegna, sostenuta da dall’Associazione culturale WorkingArt e dall’Associazione onlus Il Ponte di Trieste, propone 15 foto di grande dimensione, tra cui alcuni megawall, realizzate nel 2013 con tecnica digitale su supporto rigido. Testimonial della mostra saranno alcune donne appartenenti alla sezione italiana dell’Associazione Femen, nata in Ucraina alcuni anni fa per difendere la dignità e i diritti della donna soprattutto contro la prostituzione. Le associate protestano coperte da tatuaggi e a seno nudo e alcune compariranno nelle immagini esposte in mostra.
La rassegna invita a riflettere sul tema della donna e su alcuni aspetti del vivere al femminile: sulla donna vista attraverso il Burka o attraverso l’assurda pratica della mutilazione, come il breast ironing (stiramento del seno) e l’infibulazione genitale, ma anche attraverso la dolcezza di essere donna, la bellezza della pubertà, la rabbia dell’incomprensione, la solitudine, l’ambiguità della crisi d’identità, la depressione, la felicità, la femminilità (fino al 22 marzo con orario: da lun a sab 10 · 12 e 16 · 19/ dom 10 · 12)
Armando Casalino (Trieste, 1963) inizia a fotografare appena decenne con la Ferrania 35mm del padre, negli anni ’70 comincia a sperimentare in campo fotografico sviluppo e stampa del b/n grazie anche al passaggio a fotocamere reflex quali la Olympus OM1n. Inizia a seguire i grandi maestri della fotografia quali Newton, Hamilton, ecc..
Nell’89 intraprende un viaggio di 3600 chilometri in jeep, durato 35 giorni, nelle città e nel deserto del Marocco, che successivamente traduce in un reportage su quelle splendide terre e genti. Lì nasce la sua passione per il ritratto, che cattura i momenti di vita del soggetto, immortalandolo in quegli attimi di gestualità quotidiana, che solo la fotografia è in grado di rilevare.
Nel ’96 acquista la prima macchina digitale compatta, poco dopo passa alle Reflex semiprofessionali, abbandona quindi definitivamente la Reflex 35mm e passa al digitale professionale. Inizia a fotografare saggi, spettacoli ecc. Con il materiale prodotto comincia a partecipare a mostre collettive e concorsi fotografici.
Da qui prende il via la necessità di rimettersi in gioco con qualcosa di nuovo e di diverso dalla solita fotografia: lo spunto nasce durante uno spettacolo di danza moderna, che lo ispira portandolo alla realizzazione del progetto MitoLogocaMente.
Le immagini appartenenti al progetto MitoLogicaMente sono state eseguite nello studio dell’autore, l’attrezzatura di studio usata è composta da torce flash, softbox, ombrelli diffusori, fondali da studio. Fotocamere usate, Nikon D80 e D700, obbiettivi nikkor 18-35 1:3,5-4,570-300 1:4-5,6 18-70 1:3,5-4,5.
Dopo la personale intitolata MitoLogicaMente allestita all’Atelier WorkingArt di Trieste, ha esposto nella mostra Dinamica alla Galleria Accorsi di Torino e all’ArteGenova. Tra i vari riconoscimenti ottenuti, è risultato I° classificato assoluto – premio del pubblico al Palio Foto 2012 di Trieste.
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DOVE: Atelier WorkingART · Via del Trionfo 1 · Trieste
QUANDO: 8 · 22 marzo 2013
ORARIO: da lun a sab 10 · 12 e 16 · 19/ dom 10 · 12
A CURA DI: Marianna Accerboni
INFO: [email protected]
34121 Trieste, Italia