Sperimentazione animale, tra realtà e fantascienza. È proprio necessaria la sperimentazione sugli animali a scopo di ricerca? Davvero non ci sono alternative? E soprattutto: cosa accadrebbe se fosse l’uomo, l’alternativa? È partito da una delle questioni più scottanti dell’attualità Maurizio Paciaroni, medico-chirurgo presso l’ospedale universitario di Perugia, per dare alla luce il suo primo romanzo di fantascienza, dal titolo “La fine del sorcio”, da oggi in libreria per le Edizioni Galassia Arte di Roma.
«Escludendo il ricorso all’uomo», dichiarava nel 2003 Umberto Veronesi, «è giocoforza servirsi degli animali: è quanto previsto da tutti i protocolli internazionali accettati dalla comunità scientifica ed è imposto dalle autorità sanitarie di tutti i Paesi, per giungere a farmaci ben tollerati perché ben sperimentati.» Veronesi appunto diceva “Escludendo il ricorso all’uomo”. Ma se questo venisse invece preso in considerazione, cosa accadrebbe? Nel romanzo di Paciaroni, questo inquietante interrogativo potrebbe trovare una altrettanto inquietante risposta…
Oggi si discute molto sulla necessità di effettuare esperimenti su animali vivi a scopo di ricerca, per testare farmaci o nuovi trattamenti non farmacologici. Secondo le associazioni animaliste, tali esperimenti, sarebbero inutili per le troppe differenze tra l’uomo e gli animali, o potrebbero essere sostituiti da altre metodiche sperimentali meno invasive. Secondo diversi scienziati, invece, tali esperimenti sarebbero necessari e non sostituibili. In questo suo racconto, Paciaroni offre al lettore un originale punto di vista sulla questione, descrivendone una possibile quanto minacciosa soluzione, in questo suo intrigante e originale romanzo distopico.
Per saperne di più su quale sarà questa “soluzione”, l’appuntamento è per giovedì 28 febbraio alle 18 alla libreria Feltrinelli di Perugia (Corso Pietro Vannucci, 78), dove l’autore presenterà la sua opera.
Maurizio Paciaroni, medico-chirurgo specializzato in neurologia, è nato a Camerino (Macerata) il 26 marzo 1964; è sposato con due figli e vive con la sua famiglia a Perugia. Dopo la laurea e la specializzazione ottenute presso l’Università degli Studi di Perugia, ha maturato la propria esperienza professionale presso la clinica neurologica dell’Università di Losanna e il Robarts Research Institute (University of Western Ontario) a London, in Canada. Attualmente esercita la propria attività presso l’ospedale universitario di Perugia. Svolge inoltre un’intensa attività di ricerca documentata da numerosi lavori scientifici pubblicati in prestigiose riviste internazionali. È inoltre autore ed editore di diversi libri (anche in lingua inglese) riguardanti la neurologia.
cassandra
6 Marzo 2013 at 01:22
Libro di fantascienza o tentativo di spostare l’attenzione su ciò che avviene realmente e attualmente “grazie”alla vivisezione??
Le Autorità legislative e loro consulenti (consulenti obiettivi,onesti e che hanno in mente solo i malati..probabilmente..) ,società (dette,nelle leggi italiane “sponsor”..nome promettente vero?),ricercatori,assicuratori ,responsabili case farmaceutiche (a proposito,nel codice deontologico di Federfarma non compare quasi mai la parola “paziente” o malato”.. coincidenza..) comitati etici dove controllato e controllore coincidono, reclutatori e sperimentatori su CAVIE animali E UMANE, ripetono ai “non addetti ai lavori” : “preferisci un topo o un bambino?”..scordandosi sempre di dire che sono attivi presso Ospedali,Asl,ecc sperimentazioni cliniche sull’uomo (sui bambini,sui vecchi,sui sani,sui malati..e GRATIS). Il tutto normato da leggi (D.M.14/07/09; D.L. 211/03;ec) su cui ci sono frasi come “il progresso medico è fondato sulla ricerca che a sua volta si deve basare anche su soggetti umani”.
Quindi nonostante gli studi sugli animali non siano utili all’uomo ( studiare su un cane potrebbe essere utile per i cani,studiare sui topi per i topi,ecc,ovvio!..) tanto che LEGALMENTE,CONTINUAMENTE si passa agli studi sull’uomo addirittura in contemporanea, la vivisezione..perdon.. le sperimentazioni animali lunghe,continue e costose sono legalmente obbligatorie..perchè solo cosi si può legalmente passare alle CAVIE UMANE gettandole nell’oscuro salto di specie pericolosissimo..solo cosi si possono reclutare migliaia di individui delle Investigator Brochure (sani nella mente,sani o malati nel corpo) a testare su di se gli effetti di una nuova molecola,nonostante gli effetti siano totalmente sconosciuti nell’uomo (solo a posteriori si può dire se l’uomo si comporta come si era comportato il topolino o il pesce o il ratto o il cane o la scimmia,ecc) .
Dunque senza citare qualche “garanzia animale” (non tutte altrimenti la confusione sarebbe tremendamente palese anche ai bambini..basta trovarne un paio ad hoc citando proprio quelle specie che rispondono proprio come si vuole), sarebbe impossibile ottenere il consenso informato (e gratuito in Italia) da persone malate o sane, senza garanzie,senza soldi,senza sicurezze di inoffensività,senza certezze di reali benefici…
La Vivisezione non si può abolire altrimenti ci sarebbero meno sponsor,meno progetti di ricerca,meno finanziamenti,meno pubblicazioni, meno soldi per chi “pasticcia sui topi”, meno ditte di strumenti di contenzione (a cosa serviranno mai visto che gli animali “sacrificati”,non bisogna dire vivisezionati!!.. sono ben trattati e in stato di benessere..),meno allevamenti di animali da ricerca,meno cavie umane, meno polizze assicurative,ecc..
….senza vivisezione ci sarebbero soltanto le ricerche utili!!!E il mercato???
Follia..a meno che si incentri tutto sulla volontà di trovare cure umane efficaci.
Esempi veramente positivi per la salute pubblica(che non è un bene monetizzabile ma un diritto universale!!!)? Usare soldi pubblici SOLO per sviluppare metodologie innovative (umane) in grado di garantire miglior informazione preclinica per gli umani su gli umani,usare di prassi tutto il materiale umano ospedaliero e operatorio, usare soldi pubblici per abbassare i prezzi di alimenti benefici e alzare il prezzo alle sostanze pericolose,vietare di rassicurare le “cavie umane” con dati ottenuti da specie diverse (quindi finirla con questa inutile sperimentazione animale),vietare sperimentazione su cavie umane sane che in quanto tali non trovano giovamento da un farmaco (visto anche che il principio base del giuramento di Ippocrate dice “primo non nuocere”),dire alla cavia umana la verità,magari corredata da un equo compenso,vietare che malati che possono curarsi vengano sottoposti a test placebo al posto della cura sperimentale, in Umana vietare la ricerca della massima dose tollerata e partire dalla minima dose curativa…
E iniziare a dire e a scrivere la verità..
Solo farneticazioni? ok,..niente pappa pronta,informatevi personalmente SENZA farvi manipolare!
Per esempio leggete su Osservatorio Nazionale Sperimentazione Clinica, su progetti San Raffaele,su Google “Investigator Brochur”..leggete i progetti di Telethon: quanti soldi per “studiare” la distrofia sui pesci(chissà se qualche studiò dirà: pesce guarito dalla distrofia alle pinne ma morto all’aria…già,loro non respirano la nostra aria..sembrerebbe una barzelletta vero?!!)
Anche se è più semplice e bucolico ascoltare chi dice “un bimbo o un topo? (p.s. sperando che nessuno vada a vedere cosa sono le I.B.!!)