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Personale di Gianni Borta

Bagan (Birmania), 2010 - olio su tela - cm 120x120.jpgSi è inaugurata sabato 10 settembre 2011 alle ore 18.00 alla Galleria Rettori Tribbio 2 (Piazza Vecchia, 6) di Trieste la personale del pittore friulano Gianni Borta, introdotta dall’architetto Marianna Accerboni: in mostra più di una ventina di opere recenti tra oli, acqueforti, serigrafie materiche e un mosaico. Nel corso della vernice è stato proiettato il video intitolato Gesto, Natura, Azione, che testimonia un arco di vent’anni di attività dell’artista e le varie tecniche sperimentate da Borta, tra cui la ceramica e la pittura di grande formato, come per esempio la vela di 15 metri x 7 realizzata a Trieste per la Barcolana.

Un’esplosione di colori e un grande dinamismo – scrive Accerboni – caratterizzano la pittura vigorosa, strettamente legata alla natura, di Borta, che, per rapire a quest’ultima le emozioni, dipinge en plein air come gli Impressionisti: il dato naturale viene brillantemente interpretato dall’artista in una chiave fauve, nella quale ritroviamo tutta la verve cromatica e vitale, che aveva caratterizzato in Francia, nella prima metà del ‘900, il Fauvisme. Un movimento d’avanguardia, nel cui ambito artisti come Matisse, Vlaminck, Derain, Dufy, Braque e altri, avevano dato libero sfogo alla passione selvaggia (“fauve” appunto) per il colore, accostando, anche con sottile valenza simbolica, colori puri, dai quali scaturiva la luce. All’impeto dei Fauves Borta, partito dalla narrazione dei temi agresti del Neorealismo friulano, tratti da una campagna intensamente amata, unisce un trasporto gioioso e poetico che sfiora l’Informale, tendenza cui si era accostato nel corso di un viaggio negli Stati Uniti durante gli anni Settanta, senza tuttavia staccarsi completamente dalla realtà: “Dipingo” afferma l’artista, autore oggi di un nuovo Naturalismo “il sogno di chi vede i girasoli”.

E alla ricerca di altri fiori, i fiori-simbolo di terre lontane, metafore della vita su cui costruire una storia, il pittore ha intrapreso viaggi affascinanti e un po’ avventurosi, che lo hanno condotto in Giordania, dove ha approfondito la bellezza del fiore nazionale, l’Iris nero; in Sud Africa, dove ha dipinto la Protea o Fiore del Fuoco, bocciolo nazionale di quel paese; e in India, alla ricerca del Fior di loto, che spesso rappresenta secondo moduli di scomposizione formale e cromatica.

All’inaugurazione sono stati presentati anche 3 libri, editi da Campanotto, accompagnati da un dvd e contenenti i diari di tali recenti viaggi di approfondimento, con riprodotti disegni, fotografie e dipinti: testimonianze di itinerari, che non rappresentano un programma turistico, bensì un percorso riletto attraverso gli occhi di un artista che va direttamente all’anima delle cose.

Gianni Borta è nato e vive a Udine, lavora nella città natale e a Milano. Bambino prodigio, ha iniziato a esporre nel 1961, ispirandosi ai temi neorealisti del mondo contadino friulano. Oggi è considerato uno dei più significativi artisti italiani della generazione di mezzo: ha al suo attivo 850 mostre e 165 personali allestite nelle principali città italiane e all’estero e 250 riconoscimenti, tra premi nazionali e internazionali, conseguiti in 50 anni di pittura.
E’ presente alle più importanti rassegne artistiche, dalla Quadriennale di Roma alla Biennale Internazionale della grafica di Lubiana, dall’Arte Fiera di Bologna all’Artexpo di New York e alla Kunstmesse di Basilea. Numerose sue opere si trovano in edifici pubblici: mosaici realizzati per scuole, ospedali, impianti sportivi e edifici giudiziari, case circondariali e monumenti. Ha partecipato spesso a laboratori di ricerca internazionali e, quale relatore, a convegni culturali. Notevole è la sua attività anche come incisore, grafico e illustratore di libri, manifesti e riviste.
Ha esposto recentemente a S. Pietroburgo e al Dan Huang Art Museum di Pechino. La sua attività è documentata all’Archivio Storico della Biennale di Venezia e all’archivio per l’Arte Italiana del ‘900 a Firenze. Le sue quotazioni sono presenti su Artprice, leader mondiale dell’informazione. Per la sua intensa attività artistica, i temi trattati e l’originale verve pittorica, inizia a essere considerato come un caposcuola.

DOVE: Galleria Rettori Tribbio 2 · Piazza Vecchia, 6 · Trieste
QUANDO: 10 – 23 settembre 2011
ORARIO: feriali 10.00 – 12.30 / 17.00 – 19.30 | festivi 11.00 – 12.30 | domenica 18 settembre 10.00 – 13.00 / 16.00 – 18.00 | lunedì chiuso
A CURA DI:
Marianna Accerboni

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