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Nuovo videoclip dei C.F.F. e il Nomade Venerabile

– “Ho visto Nina volare” (http://www.youtube.com/watch?v=hn_miQh9hzc) e’ il nuovo videoclip di animazione dei C.F.F. e il Nomade Venerabile, realizzato da Ivano A. Antonazzo.
Il brano vede la partecipazione artistica di Paolo Enrico Archetti Maestri (voce e chitarra elettrica) e Fabio Martino (fisarmonica) degli Yo Yo Mundi ed e’ tratto dal cd “Lucidinervi”.
Pubblicato a maggio 2009 da Otium Records (distribuzione C.N.I./Cinico Disincanto), “Lucidinervi” e’ impreziosito dalle ulteriori partecipazioni di Paolo Benvegnu’ e Guglielmo Ridolfo Gagliano; Franz Goria (Fluxus e Petrol); Umberto Palazzo (Santo Niente).

– I C.F.F. e il Nomade Venerabile parteciperanno, con il brano “Santuario”, al disco-tributo al Santo Niente, insieme, tra gli altri, a Giorgio Canali e Rossofuoco, Enrico Brizzi, Simona Gretchen e Tying Tiffany. La pubblicazione e’ prevista per gli inizi del 2011.

Per approfondimenti e contatti:
http://www.myspace.com/cffeilnomadevenerabile – [email protected]
Per supportare i C.F.F. e il Nomade Venerabile su facebook:
http://www.facebook.com/pages/CFF-e-il-Nomade-Venerabile/43321788776


LUCIDINERVI

Capita assai di rado, beninteso. Ma ci sono dischi talvolta che riesci a percepire fin da subito nei loro elementi costitutivi: fin dal primo ascolto riesci a coglierne distintamente i muscoli, l’ossatura, i fasci nervosi, la pelle, il libero fluire del sangue, persino il dialogo recondito e misterioso tra cuore pulsante e cervello.
"Lucidinervi" e’ uno di questi. Lo senti tuo fin dal primo vagito. Lo senti respirare, scalpitare di elettrica poesia, il secondo lavoro dei C.F.F. e il Nomade Venerabile, proiezione musicale di sensazioni nuove che vanno oltre la musica, a lambire le increspature immaginifiche di danza e teatro. Il gruppo pugliese cerca e trova collaborazioni prestigiose per definire un mosaico dalle tinte chiaroscurali qua e la’ letteralmente squarciato da deflagrazioni di luce liberatoria. Inquietudine, tensioni, bellezza, lunaticita’ lirica e melodica cementificano tra loro, in poliedrica perfezione, riferimenti (Scisma, La Crus, Massimo Volume, C.S.I.) e generi (new-wave, dark, rock e raffinata canzone d’autore). A fare ordine solo una talentuosa versatilita’ compositiva e la fattiva benedizione del salotto buono della musica indipendente italiana (Paolo Benvegnu’, Paolo Enrico Archetti Maestri e Fabio Martino degli Yo Yo Mundi, Franz Goria dei Petrol e Umberto Palazzo) e anche quella di De Andre’ e Baudelaire che prestano rispettivamente "Ho visto Nina volare" e "Spleen" alla splendida voce di Anna Maria Stasi.
Ad "Amore" e "Un lungo viaggio in autostrada" l’onore di dispensare bellezza. Ai piccoli dettagli l’onere dell’incanto. A fine ascolto il livido dei decibels che affondano gli artigli nella carne viva delle parole. Che bello questo disco! E poi vengono dal Sud! Abituatevi all’idea. (Antonio Belmonte, rockit.it)

…Immaginate uno scontro frontale tra Emiliana Torrini e i Massimo Volume! …Particolare l’interpretazione del gruppo durante l’esecuzione di "Ho visto Nina
volare", cover di Ivano Fossati e Fabrizio De Andre’. Raffinatezza. (Filippo Maria Di Caprio, Beautiful Freaks)

…un gruppo che, dal 1999, e’ partito dalla Puglia per affascinare e incantare. …una voce femminile unica, ricca di sfumature, trasportata sulle note di atmosfere che spaziano dall’elettro-acustico al dark-wave. …i C.F.F. oggi partono con il Lucidinervi tour. Un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti della musica indie. (Marco Triggiani, What’s Up)

…"Lucidinervi" e’ il biglietto da visita di un progetto nel pieno della propria maturita’ artistica. Tra raffinatezza ed esplosioni di chitarre, le canzoni si susseguono in un’impressionistica alternanza di sfumature e stati d’animo, resi ancora piu’ vividi dalla letterarieta’ dei testi. Abbelliscono il lavoro ospiti di spessore come Paolo Benvegnu’, Guglielmo Ridolfo Gagliano, Franz Goria dei Petrol e Umberto Palazzo, oltre a Paolo Archetti Maestri e Fabio Martino degli Yo Yo Mundi, questi ultimi presenti in una ripresa di "Ho visto Nina volare" di Fabrizio De Andre’ che da sola vale abbondantemente il prezzo del biglietto. (Aurelio Pasini, ilmucchio.it)

Un nervo scoperto che si fa strada tra le sinapsi, folgorando i pensieri e le emozioni, un formidabile e sensuale disco… (Alessio Scicolone, xtm.it)

Un lampo di luce nella pesante e lacerante oscurita’ della banalita’. La lucida bellezza dei C.F.F. e il Nomade Venerabile.
Il disco e’ tutto cosi’ armoniosamente equilibrato e suonato magistralmente che quasi quasi mi commuovo. Sa di teatrale. Un’opera, piu’ che un disco. Una grossa fetta di merito ce l’ha sicuramente la voce. Divina. Ci culla dall’inizio alla fine, ci avvolge e ci cattura. E’ afrodisiaca e canta versi poetici. Una poesia emozionale che viene accompagnata da melodie perfettamente in sintonia con
essa. Una bilancia che non pende di neanche un millimetro da nessuna parte.
…Se amate il rock alternativo italiano dei Marlene Kuntz e simili, i grandi cantautori, la poesia, o anche il teatro, be’ allora andate assolutamente a scovare questo album, e magari provate a spulciare le date del tour e raggiungeteli. Il live sara’ indubbiamente uno spettacolo ancora piu’ evocativo. Anche perche’ Lucidinervi e’ come il vino: ad ogni nuovo ascolto diventa piu’ buono. (Davide Ciriello, rockshock.it)

…La trama musicale e’ diventata piu’ semplice, limpida e sobria, per lasciare in piena luce il pathos di interpretazioni eleganti, talvolta anche parlate, e la preziosita’ delle parole, in versi a volte epigrammatici, conchiusi come gemme che ritagliano colori dei paesaggi naturali e racchiudono sensazioni molteplici. …si puo’ inquadrare il cammino verso il cantautorato compiuto negli ultimi anni dalla band, che ritroviamo molto cresciuta in consapevolezza e raffinatezza, decisa a continuare un percorso ricercato ed insieme pregno di una drammaticita’ discreta, ma di presa diretta, che ricorda le scelte di artisti come i La Crus. …Lo scrigno dei C.F.F. si apre un’altra volta per regalarci piccoli tesori, sempre di maggior valore, di prestigio sempre piu’ nazionale, sempre piu’ lucidi della luce obliqua e densa che illumina a colpi di lampi visionari e "deterge", in forme piu’ limpide del passato, gli impulsi e le tensioni. Dei nervi e dell’anima. (Ambrosia J.S. Imbornone, mescalina.it)

"Lucidinervi" e’ un disco emozionale, sospeso tra tensioni e spleen, malinconia ed inquietudine. Rock d’autore dalle belle composizioni, tra atmosfere rarefatte e impennate elettriche, con liriche molto belle e interpretate con classe dalla brava Anna Maria Stasi. Segnaliamo ottimi pezzi come "La pazienza delle querce", "Il senso della rivolta", "Un lungo viaggio in autostrada" e la cover di "Ho visto Nina volare"… (Otto Gordini, RockSound)

…Maturi, sensuali, sofisticati, difficilmente etichettabili. Un talento per l’osservazione molto particolare ma ancora privo della leggerezza musicale necessaria a far esplodere tanta abilita’ (e poesia, ma ditelo piano) in un meritato ciclone radiofonico. (Jose’ Leaci, saltinaria.it)

…L’album presenta una serie di ospiti illustri che hanno dato il loro apporto per la perfetta riuscita di un lavoro ottimo. …I brani recenti se possibile ampliano ulteriormente lo spettro sonoro della band, andando a creare situazioni melodiche complesse ma affascinanti. …Una nuova riconferma, se mai ce ne fosse stato il bisogno, di quanto sono grandi i C.F.F. e il Nomade Venerabile. Tra rock d’autore, post punk, indie, noise, Lucidinervi e’ un disco di non facile assimilazione, ma che soprattutto oggi, nell’epoca del fast food musicale, merita tempo e dedizione. Vi ripaghera’ sempre di piu’ ad ogni ascolto. Prendendo in prestito una frase dal brano conclusivo ("Un lungo viaggio in autostrada"), "…Devo rallentare per non perdermi i dettagli del paesaggio…". Coglieteli, i dettagli. E innamoratevi di questo album. (Max,
erbadellastrega.it)

"Lucidinervi" e’ un’opera complessa, che vede alle spalle un evidente ed imponente lavoro di composizione… Si tratta di otto quadri dalle tinte forti e dai testi apparentemente criptici, ma in realta’ molto poetici ed adattissimi al contesto. Il gruppo ha deciso di mettere l’anima in questo lavoro che esce dai soliti canoni del "rock italiano" e s’avverte dal primo ascolto. Dal secondo ascolto in poi si possono intravedere tutte le sfumature nascoste ma affascinanti… (Valentina Zardini, soundmagazine.it)

…"Lucidinervi" rappresenta il momento piu’ alto della carriera della band di Gioia del Colle, un risultato ottenuto grazie ad una concreta consapevolezza dei propri punti di forza e ad una produzione sapientemente ben calibrata. La formula e’ quella della forma canzone, decisamente ispirata dai grandi autori di un recente passato e riformulata attraverso la passionalita’ di un gruppo dal suono fortemente emozionale… (Michele Casella, Corriere del Mezzogiorno)

…Un dire caldissimo e maturo sembra innescare un racconto musicale corale e raffinato, sobrio e sofferto… "Lucidinervi" e’ disco-svolta, nel senso che, ottimizzando risorse, innestando con senso della pianificazione e cavando dal passato il meglio che si potesse, propone una formazione adulta e pronta per il grande balzo… (Italo Interesse, Quotidiano di Bari)

I C.F.F. e il Nomade Venerabile hanno messo insieme un ottimo album d’autore che entra in testa all’ascoltatore grazie alla raffinatezza dei suoi pezzi. Otto canzoni estremamente varie e piacevoli sono contenute all’interno del disco che porta il titolo di "Lucidinervi". Posso dire di non aver sentito nulla di simile, quantomeno negli ultimi tempi. Quindi siamo di fronte ad una proposta nuova ed alternativa che merita di essere lodata per la qualita’ ed anche per l’esecuzione perfetta dei vari pezzi… (Andrea Turetta, babylonbus.org)

DICONO…

"I C.F.F. sono per me uno dei migliori gruppi in Italia, con una grande forza e abnegazione, mi aspetto tanto da loro" – Paolo Benvegnu’

"Ho visto l’esibizione dei C.F.F. e il Nomade Venerabile: ho apprezzato tantissimo la loro capacita’ di osare, di oltrepassare i confini della creativita’" – Paola Turci

"Questa meravigliosa versione che hanno proposto di "Ho visto Nina volare" non poteva che conquistarci" – Paolo E. Archetti Maestri (Yo Yo Mundi)

"Che magnifica voce, Anna Maria! Quando capito dalle "vostre parti" non posso fare a meno di stupirmi (ancora) per la sua limpidezza! Ciao ragazzi, siete grandi! Sinceramente" – Miro Sassolini

"Siete bravi e riconosco che avete gusto per l’immagine e per come vi presentate. Spero veniate a suonare da queste parti, cosi’ se sara’ possibile potremmo conoscerci personalmente davanti ad una birra. Continuate cosi’, in fondo sento nelle vostre sonorita’ anche qualcosa che mi appartiene (io sono stato il bassista di Underground Life e di gianCarlo Onorato per molti anni)" – Enzo Onorato
 

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