Al Salone del Libro di Torino è giunta al termine la prima edizione del Premio Nazionale Nati per Leggere. Lunedì 17 maggio all’Arena Bookstock sono stati premiati gli autori dei migliori libri d’infanzia e i promotori della lettura per bambini da zero a sei anni. La scrittrice australiana Mem Fox (nella foto ) ha ricevuto il premio della sezione Nascere con i libri, dedicata alle opere indirizzati ai bambini dagli 0 ai 36 mesi, per il libro Dieci dita alle mani, dieci dita ai piedini (Il Castoro, 2009), realizzato insieme all’illustratrice inglese Helen Oxenbury. Beatrice Alemagna, autrice di Un leone a Parigi (Donzelli, 2009), ha vinto il premio Crescere con i libri per i giovanissimi dai 3 ai 6 anni. Al francese Eric Battut è andato il riconoscimento Libri in cantiere per miglior inedito per l’albo Lindo Porcello (Bohem Press Italia, in uscita a settembre). Ha ritirato il premio Joanna Dillner, direttrice della casa editrice. Altri premi sono stati consegnati all’Unità Locale Socio Sanitaria 9 di Treviso per l’ottimo lavoro svolto nella promozione della lettura ai più piccoli (sezione Reti di Libri) e alla pediatra napoletana Lina di Maio dell’Associazione Culturale Pediatri Campania per il suo impegno nel diffondere la lettura in famiglia (Sezione Pasquale Causa). Infine una menzione speciale è andata al coordinamento nazionale Per l’Abruzzo che si è distinto per l’attività in situazione di emergenza.
Il premio Nati per leggere riconosce la consapevolezza che la lettura ad alta voce ai più piccoli contribuisce alla formazione del lettore di domani e allo sviluppo equilibrato del bambino. Questo tema è stato discusso alle ore 10.30 al convegno internazionale Come la lettura sviluppa la mente. Dieci anni di ‘Nati per Leggere’: riflessioni e prospettive, seguito da un pubblico numeroso e attento di addetti ai lavori e lettori. Durante l’incontro sono stati messi in evidenza i risultati del lavoro portato avanti da pediatri, bibliotecari e volontari per favorire la lettura ad alta voce ai bambini. I giovanissimi acquisiscono migliori capacità intellettive, accumulano un vantaggio rispetto ai coetanei. Nelle fasce sociali a disagio permette ai bambini di avere più possibilità di successo scolastico. Inoltre, per gli studenti dislessici, la lettura ad alta voce facilità l’apprendimento.
All’appuntamento hanno partecipato: Perri Klass (docente di Giornalismo e pediatria alla New York University e direttrice del progetto americano Reach Out and Read, capostipite di molti altri programmi di promozione della lettura ai bambini fin dal loro primo anno di età); Giorgio Tamburlini (pediatra e presidente del Centro per la Salute del Bambino Onlus di Trieste, consulente dell’Organizzazione Mondiale di Sanità e dell’Unicef); Alessandra Sila (educatrice e membro del coordinamento nazionale Nati per Leggere) e Giacomo Stella (docente di Psicologia clinica all’Università di Modena e Reggio Emilia e condirettore della rivista Dislessia). A coordinare i lavori Piero Bianucci, giornalista scientifico.
Appuntamento al prossimo Salone con la seconda edizione.
Per approfondire visita il sito dedicato www.natiperleggere.it