Il premio Nati per leggere riconosce la consapevolezza che la lettura ad alta voce ai più piccoli contribuisce alla formazione del lettore di domani e allo sviluppo equilibrato del bambino. Questo tema è stato discusso alle ore 10.30 al convegno internazionale Come la lettura sviluppa la mente. Dieci anni di ‘Nati per Leggere’: riflessioni e prospettive, seguito da un pubblico numeroso e attento di addetti ai lavori e lettori. Durante l’incontro sono stati messi in evidenza i risultati del lavoro portato avanti da pediatri, bibliotecari e volontari per favorire la lettura ad alta voce ai bambini. I giovanissimi acquisiscono migliori capacità intellettive, accumulano un vantaggio rispetto ai coetanei. Nelle fasce sociali a disagio permette ai bambini di avere più possibilità di successo scolastico. Inoltre, per gli studenti dislessici, la lettura ad alta voce facilità l’apprendimento.
All’appuntamento hanno partecipato: Perri Klass (docente di Giornalismo e pediatria alla New York University e direttrice del progetto americano Reach Out and Read, capostipite di molti altri programmi di promozione della lettura ai bambini fin dal loro primo anno di età); Giorgio Tamburlini (pediatra e presidente del Centro per la Salute del Bambino Onlus di Trieste, consulente dell’Organizzazione Mondiale di Sanità e dell’Unicef); Alessandra Sila (educatrice e membro del coordinamento nazionale Nati per Leggere) e Giacomo Stella (docente di Psicologia clinica all’Università di Modena e Reggio Emilia e condirettore della rivista Dislessia). A coordinare i lavori Piero Bianucci, giornalista scientifico.
Appuntamento al prossimo Salone con la seconda edizione.
Per approfondire visita il sito dedicato www.natiperleggere.it