Interventi: Carlo Jovine, Massimo Nardi.
Modererà l’incontro la scrittrice Deborah D’Agostino.
Pamela Villoresi, una delle attrici più note del teatro italiano, si racconta a tutto campo. Dall’incontro, nemmeno ventenne, con il suo padre artistico e maestro Giorgio Strehler, ai grandi colleghi con cui ha lavorato: Tino Carraro, Nino Manfredi, Vittorio Gassman, ai grandi registi che l’hanno diretta: Marco Bellocchio, i fratelli Taviani, Ettore Scola.
Una carriera costellata di successi (cento spettacoli teatrali, undici film, dodici produzioni televisive), che l’ha vista spesso impegnata anche in veste di regista.
Meno noti al grande pubblico, ma ugualmente importanti, sono altri due aspetti della sua personalità creativa: appassionata di poesia, ha realizzato venti recital che rappresenta in Italia e nel mondo, ed ha prestato sovente la sua opera per il mondo del lavoro e per le battaglie sui diritti civili.
Proprio questa sensibilità sociale è alla base del suo attuale impegno nella politica attiva, ancora una volta orientato al campo della cultura, nell’intento di mettere a disposizione della collettività una competenza maturata anche a livello internazionale: ha collaborato, tra l’altro, con Jack Lang, il celebre ministro della cultura francese, all’Unione dei Teatri Europei.
Una riflessione e un dibattito su come rilanciare la creatività artistica e letteraria in Italia, anche con la promozione dei nuovi talenti. Attraverso l’impegno di una donna che ha messo in scena quindici testi di autori italiani contemporanei ed ha fondato il Festival "Divinamente Roma", già esportato all’estero con la collaborazione del Ministero degli Affari Esteri e il patrocinio dell’Unesco.
Nel corso della manifestazione, Pamela Villoresi interpretarà alcuni brani poetici con l’accompagnamento musicale del Maestro Luciano Vavolo.
Mercoledì 17 marzo 2010, ore 17.30
Caffè Letterario, Via Ostiense 95, Roma (ingresso libero)